Architettura e provincia #1, la cartolina da Pescara di Giovanni Vaccarini

Prima tappa di un viaggio tra i progettisti lontani dalle grandi città. “Vivere il proprio territorio è un progetto nel progetto”

Che cosa vuol dire fare architettura in Italia a livello internazionale lavorando lontano dalle grandi città? Quali fermenti agitano gli studi più attivi distanti dai centri su cui generalmente sono puntati i riflettori? Abbiamo intrapreso un viaggio tra questi studi e professionisti, a ciascuno dei quali abbiamo chiesto di spedire una cartolina dalla propria terra. Iniziamo con Giovanni Vaccarini Architetti, da Pescara.

Prendo spunto da uno scritto di Aldo Aymonino, tuo professore e mentore, dedicato proprio alla tua architettura, per iniziare a parlare di architettura italiana dalla provincia, in un viaggio in Italia tra chi lavora a partire da questa dimensione, periferica solo geograficamente. Aymonino scrive: “Quella raccolta di lavori inaspettati e a volte stupefacenti per capacità inventiva e controllo del risultato realizzato, dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che spesso, sempre più spesso, sono le realtà eccentriche a costituire l’humus della ricerca architettonica avanzata nel nostro Paese, mentre le grandi città spesso inseguono in affanno. Per noi metropolitani erranti, convinti di essere al centro del mondo, una bella lezione”. La dimensione della provincia, come osservatorio e come prospettiva sull’architettura italiana, in questo tempo nuovo sembra più che mai rivalutata, riportata al centro, ma per te non è una condizione nuova, hai parlato di “campo adriatico” e di occasioni di “acqua bassa” e da qui sei partito per esprimerti altrove, e qui sei rimasto, qui ritorni. Quali sono i termini, i confini, i temi, le materie di questo rapporto? A cosa guardi, da dove prendi, cosa trattieni, cosa lasci, cosa trasformi? Disegnaci e mandaci una cartolina dalla tua Pescara, dal tuo Abruzzo, tra mare e montagna, partendo dal territorio, passando dal tuo modo di fare progetto, arrivando dove vuoi.

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